Biennale Puglia 2008

E' finita la Biennale dei Giovani artisti e la città di Bari ha dato un'ottima risposta per questa "chiamata all'arte", dimostrandosi ancora una volta punto importante di incontro fra le diverse culture, e i tanti popoli del Mediterraneo e dell'Europa. Dalla Palestina alla Finlandia, dal Portogallo alla Turchia, tantissimi gli artisti che si sono susseguiti nei padiglioni, incontrati nei momenti di ozio e socializzazione in cui si è portato sicuramente a segno l'aspetto più importante della biennale: lo scambio culturale.
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Sicuramente su tutti è emerso il padiglione delle installazioni dove fra le urla dei passanti che cercavano di far muovere un omino virtuale, i timbri giganti marcati "water", la panchina stereofonica portatile e le varie genialità portate da tutto il mondo era impossibile per lo spettatore non sentirsi parte integrante di una installazione globale. Grande merito, soprattutto di pubblico, anche al teatro ed alla danza mirabilmente gestiti dal teatro Kismet OperA e che ha segnato il tutto esaurito dall'inizio alla fine dell'evento. Meno partecipato, per motivi legati più agli orari che ad altro, ma tecnicamente e qualitativamente valido lo spazio dedicato ai concerti.
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