mercoledì, maggio 23, 2007

Bologna


Dopo 20 giorni a Teramo, il passaggio a Bologna per un colloquio di lavoro, è stato salutare. Erano anni che non passavo più di 2 ore e mezza (fra un treno e l'altro) in città.

Non è cambiato molto, diciamo. Il caldo opprimente è sempre lo stesso, come anche i punkabbestia in infradito e piercing, ma per fortuna non c'è solo quello.

Ci sono le 5 librerie su solo isolato in centro, i colori caldi delle case e quell'accentaccio che fa così terribilmente bonario e non puoi non sorridere, la mattina al bar fra un'esclamazione in dialetto e un bianchino. E ci sono i soliti brividi all'angolo fra via Irnerio e Via Mascarella, dove i Carabinieri fucilarono alle spalle, uccidendolo, Francesco Lorusso nel 1977 accendendo al scintilla della rivolta di Bologna e dei carriarmati di Kossiga nella cittadella universitaria.

E che dire del Pratello, la sera, sembrava di stare a casa. In una non meglio precisata casa, ma comunque una bella sensazione, intima e non ansiogena. Bello Pratello.

Cosa strana, non ho provato la voflia di scappare da questa città, che già un paio di volte m'ha riufilato dei bidoni. Chissà se stavolta......

La pensione Bibi (nome della gatta che ti accoglie e si dice porti fortuna per i concorsi.... ma anche nome di mio fratello che oggi compie gli anni) è un'oasi di tranquillità nel routinario caos cittadino. Un bel cortiletto interno fresco e riparato come piace a me.

Se vi interessa, la trovate QUI

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