Erri de Luca, intervista
Isabella Santacroce intervista Erri de Luca.
Una scrittrice aggressiva, sfrontata e provocatoria intervista sui temi della vita uno delgi autori più profondi, riflessivi e poetici che la letteratura italiana possa vantare. Erri de Luca, una vita tracciata sulle rughe del viso, battaglie lotte amori viaggi ed emozioni profonde come solchi.
Chi ha letto "Tu, mio", "Aceto, arcobaleno", "Montedidio" sa l'amore per le origini mediterranee, la profondità di amicizie e passioni viscerali, il piacere del mare e della condivisione del lavoro.
Per chi non li ha letti, un gap da colmare. Erano mesi che non prendevo in mano un suo libro.....
Intervista:
Erri De Luca si sveglia il mattino alle cinque, io a quell'ora sono entrata da poco nel sonno. La vita che preferisco inizia alle nove e mezzo di sera, quando comincia la notte, quando lui si addormenta. Erri de Luca si sveglia e c'è ancora buio nell'aria, c'è un cielo scuro che deve schiarirsi dopo aver abbandonato le stelle. In quel giorno all'esordio lui inizia a leggere, studia, scrive i suoi libri, così veri e intensi, così lirici e perfetti. Cerco d'immaginare come dev'essere alzarsi senza il sole davanti ed entrare dentro le lettere, sentire l'odore dei fogli di carta, dell'inchiostro che serve a dipingerli con i suoi ricordi. “Tutto quello che mi è capitato l'ho messo per iscritto, ho ficcato tutto là dentro, per me scrivere non è esprimermi ma conficcarmi in un alloggio sempre più stretto. Un raccontarmi a voce spenta la vita intorno”.
continua
Etichette: libri, personaggi
2 Commenti:
ineccepibile, invulnerabile, complimenti a erri de luca e alla vita che un grande uomo come lui senza paure nè sentimenti da cui difendersi ha saputo scegliersi. lo ammiro molto e lo stimo perchè in tempi di grande crisi per me è riuscito con quel suo sguardo così umano ad infondermi calore e sicurezza. eppure dietro quella sua grandezza che traspare da una forte consapevolezza di se, si nasconde a mio avviso proprio ciò di cui afferma di non soffrire,ovvero qualcosa che somiglia alla mancanza di vite non vissute, nostalgie di sentimenti ancora da scoprire.. raffaella
Devo ringraziare un ateo per avermi regalato Dio.Mi dispiace per lui,forse non si è accorto di quanto,grazie ai SENSI si possa conoscere ed assimilare attraverso i suoi scritti,Dio è sempre li',nei suoi personaggi,nelle sue riflessioni,nelle sue spiegazioni.Mi sono nutrita delle sue parole,ho ascoltato,vorrei che si asciltasse con lo stesso abbandono.A quale Dio si riferisce quando si definisce ateo?Non al nostro,al Dio di cui è pregna la sua anima.Mi ha parlato del vento che resuscita,a me ha accarezzato per un attimo il volto e non mi sono mai sentita cosi' viva.Grazie Erri,attraverso te quel vento mi ha raggiunto e ne respiro il profumo ogni giorno.Patrzia
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