mercoledì, gennaio 16, 2008

Ognuno a casa propria


Certo che vedere il Papa in un'università (laica), in uno stato (laico) a parlare di scienza (laica) all'interno di una lectio magistralis il che significa senza contraddittorio e senza possibilità di confronto, non poteva che suscitare i malumori, il maldistomaco e la gastrite di quanti pensano che anche senza la "somma guida" siamo uomini e donne in grado di pensare, ricercare, apprendere, governare, procreare, ragionare, ....are, ....are, ....are, ....are, ....are.
E così è stato: i docenti laici, in particolare dalla facoltà di Fisica de "La Sapienza", hanno ricordato al Rettore che il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto".
Poi, vabbè classica levata di scudi, definendo addirittura censoria la protesta di docenti e studenti. Ma, mi chiedo, da quando una protesta è censoria????
Curioso il paragone fatto con il presidente iraniano Ahmadinejad invitato ad una conferenza presso l'Università di N.Y. La differenza sostanziale è che Ahmadinejad non ha tenuto un monologo, ma ha partecipato ad un confronto fra idee e persone, da posizione paritaria.
Quello che il papa non accetta di fare. Ma del resto la voce del giusto e del bene è "cosa sua"..............

Link:
Lettera dei docenti
Rinuncia del papa
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1 Commenti:

Alle 10:13 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

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