lunedì, ottobre 29, 2007

Protesta anticlericale

ROMA (28 ottobre) - Una protesta di un gruppo di aderenti ai centri sociali davanti a una chiesa frequentata da fedeli dell'Opus Dei a Roma è finita in rissa all'uscita della messa. Sei persone sono state fermate e identificate dai carabinieri, mentre un furgone, materiale fotografico e video sono stati sequestrati dalla polizia. Alle 11.45 aderenti al collettivo "Militant" e del collettivo "Facciamo breccia", appartenenti alla rete dei centri sociali romani, hanno esposto uno striscione davanti alla chiesa Sant'Eugenio, in piazza delle Belle Arti, con scritto: «Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato».

Insieme allo striscione è stata esposta una riproduzione su un pannello di due metri per cinque della "Guernica" di Picasso. La protesta è nata perché stamattina il Papa ha beatificato 498 martiri uccisi in Spagna negli anni Trenta. Quando i fedeli cattolici sono usciti dalla chiesa, al termine della funzione religiosa, la protesta ha provocato la loro ira. Una trentina di fedeli ha urlato e strappato lo striscione e fatto a pezzi la riproduzione del celebre dipinto.

Secondo quanto raccontano alcuni aderenti ai collettivi, i cattolici avrebbero «aggredito anche fisicamente i giovani e inneggiato a Franco». A quel punto la rissa è stata sedata dalle forze dell'ordine. I carabinieri dell'ottavo Battaglione Lazio che stava andando a prendere servizio allo Stadio Olimpico, ha fermato e identificato sei persone, mentre la polizia ha bloccato il furgone dei collettivi in via Bruno Buozzi: all'interno del mezzo vi era una scala, una telecamera e una macchina fotografica con cui gli aderenti ai collettivi avevano ripreso l'intera rissa.

Fonte Il Messaggero

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