Kaunas
Prima di lasciare la Lituania non ci siamo negati la possibilità di fare delle esperienze...uniche.
Visitare Kaunas, innanzitutto.
Dopo un'oretta di treno arriviamo in una stazione ferroviaria senza nome, con 10 minuti di anticipo sull'orario previsto. Al che è naturale la mia domanda al primo passnate: "Excuse me, what's town is it?" "KOUNAS". Ok, ci siamo.
Come prima cosa troviamo e visitiamo il Museo di storia della Liberazione della Lituania, dove l'anziano custode ci accoglie con grande affetto e ci fermiamo a parlare dei tristi periodi in cui la nazione ha subito occupazione nazista e poi sovietica. Terribili antrambe, ma molto differenti fra loro.
Dopo la visita ad un bel mercato molto popolare,
percorriamo Vilniaus Gatve, la via principale della città che si apre fra un misto di palazzi in stile barocco, molte chiese, splendide piste ciclabili e tanto verde.
Kaunas è molto carina, piccola, asoslutamente sicura e soprattutto è tutto un passeggio, a qualunque ora della giornata. Sembra come una cittadina di campagna dell'Est europea, dai ritmi lenti e pacati. E infatti lo è. Sembra anche molto più autenticadi Vilnius, meno turistica
Pranziamo in uno splendido ristorante, raffinato, sulla via principale che offre una fusione fra cucina traidzionale lituana e rivisitazioni moderne, Senieji Rusiai ("vecchie cantine").
Visitiamo Rotuses Aikste, la piazza centrale, il
Palazzo dei matrimoni e il Castello di Kaunas.
ciò che colpisce è la quantità di matrimoni che si consumano....decine...per le vie della città.
Dopo ancora una lunga passeggiata per le belle vie cittdine torniamo a Vilnius, con uno dei numerosi treni che in circa un'ora e venti minuti ci riproiettano nella cpaitale della lituania per una salutare cena alla Uzupio Kavine.
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