giovedì, agosto 30, 2007

Vilnius - parte 1

Dopo Varsavia, la Lituania e quindi l'ex-URSS a tutti gli effetti ci aspettava. Dopo lo spauracchio dell'aereo da Bari per Venezia, quale mezzo migliore per spostarsi dalla Polonia se non l'autobus. Ancora una volta è il bus a venirci in soccorso, con un sontuoso autobus Europa Expressz che parte alle 23 in punto dalla stazione centrale di Varsavia, alla volta di Wilno. In realtà noi il biglietto l'abbiamo fatto con le ferorvie polacche, ma a quanto pare i collegamenti internazinali su srada ferrata da queste parti non tanto vanno di moda. L'autobus parte dall'esterno della stazione, sotto una splendida luna e il Palazzo delle Arti di Stalin completamente illuminato, e arriva a Vilnius alle 9 circa, che poi sono le 8 perchè c'è il fuso orario.




Il viaggio è stato abbastanza massacrante e sinceramente lo sconsiglio, la strada è disastrosa e piena di buche e dossi, la guida baltica è abbastanza risoluta, così che il viaggio è un continuo saltello...e fa un freddo boia in autobus.



La compagnia per fortuna è abbastanz avaria e oltre a due americani ci sono lituani, finlandesi, inglesi, polacchi e giapponesi. E sono proprio questi ultimi a meravigliarsi quando con mezz'ora buona di anticipo arriviamo in stazione a Vilnius e l'autista, gridando in polacco ci caccia dall'autobus, lasciando 40 persone nel freddo delle 8 di mattina in una stazione surreale, ognuno seduto sul proprio zaino, chi a stropiacciarsi gli occhi chi a bere un po' di te e chi a sgonfiare i cuscini da viaggio.



Una volta che ci siamo ripresi dallo shock raggiungiamo il nostro hostello, il Filaretai, e sorpresa delle sorprese il nostro ostello si trova nell'autoproclamata Repubblica di Uzupis, quartiere indipendentista di Vilnius, covo di sovversivi, artisti e bohemien con tanto di costituzione, sindaco e festa nazionale, che non può che essere il 1° Aprile, giorno dei matti.


Il quartiere, appena decadente ma molto bello, si trova a ridosso del fiume Neris, sul quale sorge una splendida locanda, Uzupis Kavine. In attesa del check in in ostello abbiamo fatto un primo giro in città.


Vilnius è molto carina, e molto piccola. Strada principale, Pilies Gatve, ad uso e consumo dei turisti, ma molto ben tenuta con tanti giovani musicisti e localetti carini.
Nella parte alta della strada principale , Didzioji Gatve, si affollano negozi di griffe, in quella bassa verso la cattedrale, ma soprattutto nelle numerose traverse che si animano, si aprono splendidi slarghi, il Palazzo Presidenziale, i 13 cortili dell'Università, gli spacci di ambra in ogni forma, giardini fiorati e antiche case. Risalendo la strada fino alla piazza del municipio, Rotuses akiste, ci si trova in un bello slargo protetto dal sole dal quale osservare il passeggio gustando dell'ottima birra Baltas (bevuta in immensa quantità dai ragazzi locali).

Ciò che colpisce subito di Vilnius, prima ancora di vedere la cattedrale, sono le numerosissime chiese, di ogni tipo e religione, e la rande cura del centro storico barocco, non a caso dichiarato dall'unesco patrimonio dell'umanità. Il piacere che ricaviamo, infatti, prima ancora che dal "consueto giro turistico" della città, sta tutto nel perdersi per le stradine, i vicoli e le piazzette del Centro Storico, sbucando vicino a chiesette rosa pesca o a palazzotti ocra e celeste.



QUI UN WEB ALBUM FOTOGRAFICO SU UZUPIS

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lunedì, agosto 27, 2007

Diego e Chavez

nel frattempo.... Dieguito...sempre più leader in America Latina, compare con il suo hermano Chavez in televisione, e così si esprime, come al solito senza peli sulla lingua

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Varsavia 2

La permanenza a Varsavia è durata ben tre giorni, direi più che sufficienti per avere una buona impresisone della città e della genete, etsremamente disponibile, quasi dimessa e soprattutto ( e sono cose che colpiscono un barese) silenziosa. I restanti giorni abbiamo passeggiato ancora per le vie dle centro storico, soprattutto per la zona un po' meno turistica compresa fra castello e cittadella.














Fra i vari ristoranti, sicuramente da segnalare Gospoda Polska, nella città vecchia

La curiosità, però, è forte e anche se varsavia è stata quasi completamente distrutta
durante la seconda guerra mondiale dai nazisti, abbiamo cercato delle zone anche periferiche dove so pravvivesse qualcosa della vecchia Varsavia. E così siamo giunti a Praga, quartiere estremamente popolare e popoloso e rumorso, che però mantiene intatto l'impiano urbano porecedente alla guerra. Fra le altre cose abbiamo potuto vedere le vecchie case operaie in mattoncini rossi e la più vecchia distilleria della zona. Ma il traffico era assordante e per sfuggire ci siamo rifugiati nel Palazzo di Baffone, come lo chiamano da queste parti, cioè uno splendido grattacielo simile a quelli visti in tanti filmati dell'America anni 20.


Il palazzo è splendido e maestoso, la vista un po' meno anche se la salita al terzo piano è bella, e terribilmente veloce!


Poi, ancora shoppinq: QUI e QUI
Che ci vuoi fare, ormai il conSumismo ci ha corrotti!












Così fra una passeggiata, una mostra fotografica e una mangiata di pirogi (ricetta)
ci siamo ritrovati a dover ripreparare lo zaino e partire alla volta della Lituania, destinazione Vilnius.

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mercoledì, agosto 08, 2007

Varsavia - Post 1



Andiamo con ordine. Anche se sono a Vilnius riannodiamo lefila.
Il viaggio in Autobus Eurolines da Venezia a Varsavia e' stato lungo epiacevole.La durata, 20 ore, era sopportabile grazie alla puntualita' del emzzo a Mestre, h 20.00, alla comodita' del'autobus, nuovissimo, alla tranquillita' e pacatezza dei nostri compagni di viaggio e, avremmo scoperto in seguito,dei polacchi in generale.
Durante il viaggio abbiamo intravisto Lodz per dieci minuti, conosciuto una signora di Kaliningrad preoccupata dalla mia preferenza per il mare caldo, fgatto 10000 soste per far fumare i compagni di viaggio.

Cosi' l'arrivo a varsavia, stazione dei bus, e' avvenuto alle 16 e dali subito taxi per l-ostello, Dizzy Daisy in Gornoslaska ulica.

Abbiamo iniziato subito a visitare la cvapitale polacca, partendo da Novy Swyat, la via pricnipale e commerciale che, essendo sabato pomeriggio inoltrato, aveva la maggior parte dei negozi chiusi. Siamo giunti in centro, ossia nell'Old Town estremamente bella e gardevole per passeggiare anche se interamente ricostruita dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale.



Al che ci siamo lasciati trasportare dagli splendidi viottoli della citta' vecchia ed abbiamo girrato per un bel po', fino a che non ci siamo arenati davanti ad una Paulaner e ad un concerto Jazz.

Poi super Pappa in un posto splendido del quale fra poco inseriro' il nome e poi crollo nell'ostello.

Riguardo al dizzydaisy va detto che e' uno splendido caseggiato di inizio secolo, di fronte all'ambasciata della Greecia in un bel quartiere residenziale elegante, con stanze molto spaziose rispetto alla media degli ostelli dell'est europa. Con doccia e bagno in camera, poi, il prezzo di 15 euro e' molto interessante.... Segue

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mercoledì, agosto 01, 2007

Censura web in Italia, Bacchettoni

Censura: Italia come la Cina?

Il caso Volontè/gioco pretofilia: Umberto Lombardi, Amministratore Unico di Tophost (l'azienda sul cui Hosting era ospitato il sito) si prouncia aspramente contro la censura preventiva attuata.


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